Guepiere e calze contenitive: almeno Giorgio diventa Brigitte. Lui non sa affinche io so. Ciononostante ora, posteriormente quattro anni, ho capito affinche e preferibile continuare a zittirsi. Attraverso lui, in noi.

Tutta macchia di un tamponamento, il giorno prima della sua distacco, l’ennesima distacco. Rudere sola, vedo un post-it durante redazione: «Tesoro, verso amicizia porti tu la macchina dal carrozziere?». Brontolio, vado con bottega, mi dicono che ci vuole una settimana e percio e superiore scaricare l’auto scopo confidare e bene ecc. ecc. E poi, offuscato nel bagagliera, lo trovo. E singolo scatolone di quelli da trasloco, introverso insieme un po’ di cinghia collante. Puo darsi da quanto ce lo trasciniamo dietro, sbuffo. Lo porto cammino, escludendo aprirlo.

Arrivo a edificio. Dentro ci sono svariate paia di calze contenitive, coprenti, da vecchia. Calze, non collant: emergono giarrettiere e ulteriormente reggiseni di orlo, sottovesti di seta per mezzo di fenditura, gavitello di struzzo, gioielli vistosi, guanti lunghi sopra colmo, profumi costosi, tanto tanti prodotti da artificio da comportare una cassetta degli utensili, tre parrucche: una rossa, una bionda, una bruna. Diesen Beitrag weiterlesen »